La sanificazione e la disinfezione

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L’acqua della rete idrica, che corrisponde alla definizione di acqua potabile, costituisce una potenziale sorgente di batteri o di particelle microbiche che possono essere all’origine di diverse complicazioni. Le sostanza inquinanti possono essere

  1. origine naturale (inquinamento, falde),

  2. origine antropica ( acque da aree urbane, industriali, agricole),

  3. dai prodotti utilizzati per la potabilizzazione (ipoclorito di sodio, biossido di cloro, alluminio),

  4. sottoprodotti del trattamento di potabilizzazione,

Le complicazioni legate all’acqua di dialisi non trattata in maniera adeguata possono essere :

  • A breve termine: reazioni pirogene (rividi, febbre, nausea, ipotensione ) dovute al passaggio dei microorganismi nel sangue che quasi mai esitano in setticemie

  • A lungo termine: dovuti alla stimolazione ripetitiva dei monociti da parte dei prodotti microbici, che causano una produzione cronica di mediatori dell’infiammazione e citochine. Alcune importantissime proteine come l’ albumina diminuiscono sotto l’effetto dell’infiammazione cronica.

E’ fondamentale che l’acqua impiegata per preparare il bagno per emodialisi extra corporea, sia considerato alla stessa stregua di un farmaco, per uso endovenoso e ciò rende necessario un grosso impegno tecnologico e umano per assicurare ai pazienti un prodotto qualitativamente sicuro in maniera costante.

Per ottenere una qualità constante ed ottimale dell’acqua di dialisi, è necessario rispettare precise procedure di manutenzione dell’impianto ed un piano di regolari controlli chimici e microbiologici dell’acqua, che prevede le misure correttive da adottare in caso di deviazioni degli standard raccomandati.

Il Responsabile Medico ed il Responsabile Infermieristico del Centro dialisi verificano il rispetto di queste procedure. Un elevata purezza microbiologica dei liquidi di dialisi rappresenta un requisito fondamentale nella qualità del trattamento dialitico. Per evitare rischi di intossicazione e contaminazione, le linee guida raccomandano un controllo dei contaminati chimici dell’acqua di dialisi ogni 6/12 mesi, controlli che dovrebbero interessare anche l’acqua di rete. Anche i disinfettanti sono una potenziale fonte di inquinamento chimico e per tanto ad ogni disinfezione segue una verifica, che accerti l’assenza di residui.

I sistemi di disinfezioni attualmente più diffusi sono di 3 tipi :

  1. Disinfezione chimica a freddo indispensabile per la disinfezione dei dissalatori osmotici e del sistema di distribuzione dell’acqua trattata.

  2. Disinfezione termica con acqua calda attuato nelle ore notturne. I nuovi impianti sono provvisti di programmi di disinfezione a caldo programmabile quando non vi è attività dialitica in corso e sorvegliabile a distanza. Deve essere affiancata alla disinfezione chimica dei dissalatori mensile.

  3. Disinfezione a vapore pulito secco a 121°

I Controlli

Sono di tre tipologie:

  1. controlli chimico-fisici: basterebbero due controlli annuali ma talvolta nei periodi siccitosi e/o piovosi la qualità dell’acqua potabile può cambiare rapidamente specie nelle regioni che non utilizzano buone acque di falda ma quelle proveniente dai bacini superficiali che raccolgono l’acqua piovana.

  2. controlli batteriologici e su miceti (ogni 2-3 mesi, ma frequenza dipende dalla bontà dell’impianto. Si possono fare solo in laboratori certificati per acque ambientali (non usare le culture chimiche per l’uomo!).

  3. controlli endotossinici; sono semiquantitativi e possono essere effettuati anche in loco con esito in poco più di un’ora.

Tutto ciò non basta: esistono regole rigorose per i campionamenti, trasporto, procedure culturali, interpretazione delle culture. Quindi occorre affidarsi a tecnici specificatamente esperti.

Speriamo di essere stati chiari su un argomento che ci sta particolarmente a cuore! Sebbene sia un tema un po’ difficile, è importante che si sappia quanto impegno e lavoro c’è dietro l’emodialisi.

La qualità dell’acqua è un dei il principali fattori che incidono sulla qualità della vostra stessa vita; e in emodialisi una acqua ultrapura significa una migliore qualità di vita dei nostri pazienti.

Per maggiori informazioni

http:///C:/Users/utente/Downloads/laqualit%C3%A0deiliquidibolasco.pdf;

http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=47576

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