Effettuare con sicurezza ed autonomia le iniezione di farmaci per via sottocutanea

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La dialisi è un trattamento sostitutivo di alcune delle funzioni svolte dai reni,ma non sostituisce, la produzione ormonale dell’ eritropoietina (EPO). L’eritropoietina (Epo) stimola la produzione di globuli rossi a livello del midollo osseo e regola la concentrazione di emoglobina: cioè del trasportatore di ossigeno ai tessuti. Grazie ai progressi dell’ingegneria  genetica è stato possibile nel corso degli anni la purificazione , clonazione e sequenziazione dell’ormone ed infine alla sua produzione su scala industriale.  Quindi la terapia con Epo nel corso dell’insufficienza renale cronica  diventa un evento  routinario. Abbiamo ha disposizioni  diverse eritropoietine: alfa, beta, darbepoietina, biosimilari, CERA . A seconda della durata di azione il vostro  nefrologo stabilirà la frequenza delle somministrazioni : 1/2/3 volte settimana, ogni 15 giorni o 1 volta al mese. Tutte le formulazioni in commercio sono sicure eccetto al momento alcune Epo bio similari.

Le  Indicazioni terapeutiche alla somministrazione di eritropoietina  sono dunque:

  • Trattamento dell’anemia associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti e pediatrici in emodialisi e in pazienti adulti in dialisi peritoneale. L’eritropoietina nelle persone che effettuano l’emodialisi non viene somministrata preferibilmente per via sottocutanea, ma bensì direttamente nel circuito extracorporeo al termine della seduta dialitica.
  • Trattamento dell’anemia grave di origine renale con sintomatologia clinica in pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi .

La via sottocutanea è obbligatoriamente da utilizzare in quei pazienti che hanno necessità di curare l’anemia renale ed è sconsigliabile utilizzarle questi prodotti endovena per risparmiare il patrimonio vascolare:

  1. i pazienti ambulatoriali specie se in fase pre-dialitica;
  2. i pazienti in dialisi peritoneale

 

Le eparine a basso peso molecolare (tipo, nadroparina ecc ) sono ampiamente prescritte nella prevenzione e nel trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare, nella malattia coronarica.

In emodialisi la somministrazione  delle eparine a basso peso molecolare  avviene durante la dialisi direttamente nel circuito extracorporeo . In alcune particolari situazioni cliniche può essere  necessario continuare la terapia anche nei giorni di non dialisi al proprio domicilio per prevenire la  trombosi degli accessi vascolari, sia delle fistole artero-venose sia dei Cateteri Venosi Centrali e nei pazienti che presentano elevato  rischio di patologie tromboemboliche . E’ importante proseguire la terapia anche a casa finché  il medico lo riterrà opportuno e possibilmente  mantenendo sempre gli stessi orari.

Queste terapie non sono efficaci se somministrate per via oro- gastrointestinale (quali l’eparina, l’insulina, l’eritropoietina). La somministrazione sottocutanea di Eparine a basso peso molecolare e di eritropoietine è una procedura infermieristica molto frequente.

È spesso necessaria la somministrazione  anche a casa, dove l’infermiere può non essere presente, ma sicuramente può educare il malato o un familiare ad effettuare   in maniera corretta un iniezione sottocutanea. E’ bene rispettare alcune semplici regole tecniche per ridurre l’incidenza di ecchimosi, ematomi e di dolore. E’ soprattutto non bisogna  avere paura! D’altronde come farebbero milioni di pazienti diabetici che si autosomministrano per via sottocutanea l’insulina a casa?

DOVE??

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Il primo passo è scegliere e valutare la sede di iniezione,verificando:

  1. l’idoneità  cioè l’assenza di masse  ferite e cicatrici , eritemi,
  2. la  dolorabilità ,
  3. la pulizia.

La sede generalmente preferibile è l’addome più precisamente la fascia antero-laterale. È necessario che la sede di iniezione disti almeno 2-3 cm dall’ombelico ed evitare di spostarsi troppo lateralmente  dove il tessuto sottocutaneo tende a ridursi.

Alternative sedi di puntura  sono :

  • Cosce : considerare solo la parte anteriore e laterale
  • Braccia: considerare solo la parte superiore esterna dove il sottocute è sufficientemente spesso per evitare di urtare il muscolo
  • Glutei : considerare il quadrante superiore esterno, evitando di toccare il nervo sciatico.

Come per tutte le iniezioni anche nel caso  di quelle sottocutanea è obbligatorio variare sempre almeno di 3 centimetri la sede  di puntura .

 

Cosa Serve??   images      

 

Un piano di appoggio comodo e pulito, dove sistemare il materiale necessario per l’iniezione :

  • La siringa preriempita (già pronta),
  • 2 batuffoli di cotone,
  • Un disinfettante efficace,
  • Un contenitore per lo smaltimento sicuro della siringa.

 

Cattura di schermata (118)Come procedere??               

  • Lavarsi accuratamente le mani, con sapone e acqua calda.

Vedi anche sito :https://buonaaccoglienzaindialisi.com/category/il-lavaggio-delle-    mani/

  • Dopo aver scelto il punto, eseguire una accurata disinfezione della sede di iniezione, con uno dei batuffoli di cotone imbevuti di disinfettante. Attendere che la cute  si asciughi, non soffiare ne sventolare sull’area disinfettata. Non toccare più l’area scelta  per l’iniezione prima di praticarla.
  • Prendere la siringa con la mano dominante (impugnandola come una penna) e con l’altra mano creare una plica cutanea che sarà mantenuta per tutta la durata dell’iniezione. Questa tecnica è indispensabile ad evitare l’iniezione del farmaco nel muscolo.

Ecco alcune istruzioni: Pizzicare una parte di pelle tra l’indice, il pollice e il medio  facendo attenzione a sollevare solo la pelle e non il muscolo sottostante. Si riesce  a sentire la differenza tattile fra i due tipi di tessuto organico: il grasso è più morbido mentre il muscolo è più sodo. I farmaci sottocutanei non devono essere iniettati nei muscoli perché si potrebbe avere un sanguina mento.

  • mantenere la bolla d’aria se presente nella siringa. Essendo il dosaggio  di questi farmaci molto preciso (espreso in U.I) e di volume ridotto, la bolla d’aria fa si  che venga iniettato per intero il dosaggio desiderato non lasciando residui nell’ago.
  • inserire l’ago nella cute mantenendo un angolo possibilmente di 90° ed effettuare una manovra meno traumatica possibile. L’angolatura di 90° si effettua perché l’ago  è di dimensioni più corte e quindi non raggiungerebbe con esattezza il tessuto sottocutaneo. L ’angolo è diverso a seconda della quantità di tessuto sottocutaneo a disposizione . Tuttavia, con i soggetti particolarmente magri o con poco grasso sottocutaneo, potrebbe essere necessario inclinare l’ago a 45° per evitare il tessuto muscolare. Sarà il vostro infermiere e/o il medico a consigliare l’angolo corretto.

A

  • Mantenere la plica durante l’iniezione .
  • Non  effettuare la manovra di Lesser di aspirazione perché essendo il tessuto sottocutaneo scarsamente vascolarizzato non è necessaria , è una manovra traumatica  che aumenta il rischio di ematomi.
  • iniettare il farmaco lentamente (almeno 30 secondi); per ridurre ematomi e dolore.
  • rimuovere la siringa e applicare una lieve pressione sulla sede dell’iniezione, una volta completata. Non strofinare e non massaggiare la zona per ridurre la comparsa di ematomi.
  • Gettate subito la siringa in un contenitore rigido a prova di puntura.

Questi contenitori si vendono nelle normali farmacie, e possono essere forniti eventualmente da vostro centro dialisi, per poi essere riconsegnati per lo smaltimento corretto del contenitore in appositi cartoni speciali.

Terapia In Emodialisi