Mani in pasta 2

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CAGLIARI, 21 GIUGNO 2016

Mani in pasta 2: corso di cucina per una dieta ipoproteica

CAGLIARI, 21 GIUGNO 2016 -“Mani in pasta 2″è il titolo del corso di cucina, organizzato dalla Struttura Complessa Territoriale di Nefrologia e Dialisi della ASL di Cagliari che si terrà al Caesar Hotel Cagliari il 21/6/2016 dalle ore 10 in poi. Il corso è rivolto ai pazienti, ai loro familiari ed agli operatori sanitari interessati e ha l’obiettivo di informare sul tema della dieta ipoproteica nella malattia renale cronica.
E’ ormai noto, infatti, da forti evidenze mediche e messo in grande evidenza ed implementato dalle linee guida stato-regione, che la dieta ipoproteica nei  pazienti affetti da malattia renale cronica di media lieve entità sottoposti ad una dieta ipoproteica e monitorati per verificarne la aderenza, ha due effetti positivi:

1) riequilibra lo stato di malattia renale ed il metabolismo corporeo poiché aggiustano efficacemente gli squilibri corporei che il rene, con la perdita di molte sue funzioni, non riesce più ad aggiustare, producendo un ottimo controllo di tutte le tossine uremiche che provengono dalla alimentazione. Ciò produce maggiore benessere e migliore la durata di vita dei malati.

2) la notizia che ormai è diventata una pietra miliare della cura delle malattie renali è che la dieta ipoproteica rallenta il peggioramento della funzione renale allontanando la dialisi anche di 1.-2 anni consentendo al paziente un maggiore sollievo, il tempo di scegliere la cura più adatta per sostituire la funzione renale; una di queste è il cosiddetto trapiantopre-emptive ovvero la possibilità, in caso di donazione di un familiare, di trapiantare il rene ed evitare al paziente la dialisi.

Inoltre, il paziente quando inizia la dialisi è in migliori condizioni cliniche ed avrà meno complicanze e più durata di vita.

Nel reparto di Nefrologia e Dialisi della ASL di Cagliari, il team di nutrizione renale ha rallentato su circa 40 pazienti, con malattie renale cronica avanzata, la dialisi di circa 1 anno e mezzo. Il risultato di tutto questo nella nostra Unità di Nefrologia territoriale ha ottenuto negli ultimi tre anni un effetto straordinario: quasi nessun aumento dell’ingresso dei nuovi pazienti; ciò non si verificava da 40 anni.

I risvolti economici sono incredibili: se 10 pazienti ritardano la dialisi di 1 anno producono un risparmio al SSN di circa 450.000 euro che possono essere reinvestiti anche per potenziare la prevenzione delle malattie renali che affliggono particolarmente la popolazione della Sardegna.

 Cagliari 16/06/2016

 Dott. Piergiorgio Bolasco